MFormazione "il FIGLIO dell'UOMO" ARGOMENTO dalla STAMPA QUOTIDIANA

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FORMAZIONE

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dal 28 Marzo al 4 Aprile 2010

9a SETTIMANA MONDIALE della Diffusione in Rete Internet nel MONDO de

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Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi - dal 2010-03-20 ad oggi 2010-03-20

15 paesi al 100% rinnovabili Ecco l'Italia "verde" Sono 15 i comuni al 100% rinnovabili per i fabbisogni sia elettrici che termici delle famiglie, e rappresentano in Italia e a livello internazionale il miglior esempio di innovazione energetica e ambientale.

Procedure più semplici per installare i pannelli solari di Luca Salvioli 20 marzo 2010

Tra gli interventi domestici liberalizzati dal decreto legge varato venerdì dal Consiglio dei ministri c'è anche l'installazione di pannelli solari, termici o fotovoltaici, senza serbatoio, da realizzare sugli edifici al di fuori dei centri storici (zona A). Per l'uso residenziale dei pannelli non ci sarà più bisogno della Dia. La denuncia di inizio attività andava presentata all'ufficio tecnico del comune con tanto di firma del responsabile del progetto, il nome dell'azienda incaricata e il documento unico di regolarità contributiva (Durc). Il Comune aveva tempo trenta giorni per opporsi, in caso contrario valeva il silenzio-assenso per l'inizio dei lavori.

Lo snellimento burocratico eviterà le code agli sportelli e agevolerà l'integrazione delle più diffuse energie rinnovabili sugli edifici. Va detto che già il decreto legislativo 115 del 2008 aveva tolto l'obbligo della dia "per impianti solari termici o fotovoltaici aderenti o integrati nei tetti degli edifici con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda e i cui componenti non modificano la sagoma degli edifici stessi", dunque in un numero più limitato di casi. Alcune regioni, poi, hanno già adottato da tempo regolamenti di questa natura molto diversi tra loro. In attesa delle linee guida nazionali per l'autorizzazione degli impianti da fonti rinnovabili - che sono slittate a dopo le elezioni regionali insieme al nuovo conto energia per il fotovoltaico - il decreto snellisce e uniforma le procedure per installare i pannelli solari sulle abitazioni.

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Dalessandro Giacomo

41° Anniversario - SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE

Internet, l'informatore, ll Giornalista, la stampa, la TV, la Radio, devono innanzi tutto informare correttamente sul Pensiero dell'Intervistato, Avvenimento, Fatto, pena la decadenza dal Diritto e Libertà di Testimoniare.. Poi si deve esprimere separatamente e distintamente il proprio personale giudizio..

 

Il Mio Pensiero (Vedi il "Libro dei Miei Pensieri"html PDF ):

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La filiera del fotovoltaico nel 2009 vale 2,3 miliardi

di Luca Dello Iacovo

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Venerdí 26 Marzo 2010

La filiera del solare traina le Pmi

ANALISI/ Un anno contrastato per l'Italia (di Giuseppe Caravita)

Nel 2009 la filiera del solare fotovoltaico ha raggiunto i 2,3 miliardi. Gli impianti hanno aumentato la potenza di 580 Megawatt: +72% sul 2008. Sono i risultati delle rilevazioni del "Solar energy report" del Politecnico di Milano. Il Conto energia ha sostenuto la crescita ma i fondi sono in via di esaurimento. Il progetto del governo per ulteriori incentivi è pronto: il piano prevede un tetto di 3 mila Megawatt di potenza installata nei prossimi tre anni. "Il ministero dello Sviluppo economico ha trovato un accordo con il ministero dell'Ambiente e dei Beni Culturali per il nuovo Conto energia. Ora serve l'approvazione della conferenza unificata Stato Regioni", ha dichiarato Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo economico.

Nel Mezzogiorno sono raddoppiate in media le installazioni di fotovoltaico. Tanto che la Puglia ha superato la Lombardia con una crescita del 110 per cento. Anche gli operatori del settore aumentano: sono 700, +12% sul 2008. "I produttori italiani di celle e moduli nel 2009 hanno tenuto. Anzi, sono aumentate le esportazioni", osserva Vittorio Chiesa, direttore Energy and strategy group del Politecnico. Le tecnologie di "prima generazione" (costruite con silicio policristallino o monocristallino) raggiungono l'85% della potenza installata. Previsioni positive per gli impianti a film sottile: arriveranno al 34% del mercato globale entro il 2012, supportati dagli investimenti di Cina e Stati Uniti. "Il costo è inferiore perché richiedono meno materiale attivo e sono applicabili con maggiore facilità", aggiunge Chiesa. Riflettori puntati anche sul solare termodinamico: tra dieci anni raggiungerà nel mondo i 18,6 Gigawatt. Per le imprese le opportunità crescono in competenze ingegneristiche e costruzione di specchi, giunti ad alta tenuta e pompe fluidodinamiche.

Le fonti pulite sono terreno fertile per le startup che si sfidano a Milano nella competizione TechGarage sui migliori progetti innovativi, in programma oggi al Politecnico dalle 9 alle 13.30. A organizzarla l'associazione TechGarage con Dpixel, Università Luiss "Guido Carli", Acceleratore d'Impresa del Politecnico di Milano e Fondazione Politecnico, sostenuta da Enel Green Power.

Molte le proposte per la generazione sostenibile di energia. A partire dalle abitazioni. Gianluca Cecchetti è il fondatore di Enatek: ha scommesso su microgeneratori eoloci orizzontali, lunghi tre metri e simili a rulli: l'obiettivo è installarli sui tetti degli edifici senza danneggiare il panorama. Sfruttano l'"effetto parete": il vento si comprime lungo i palazzi e poi si espande oltre l'ultimo piano. Ha collaborato allo sviluppo della microturbina l'università di Pisa. La veronese Ici Caldaie punta su Sidera30: l'impianto trasforma il metano in idrogeno attraverso celle a combustibile. Migliora l'efficienza dei consumi rispetto alle tecnologie tradizionali e limita le emissioni inquinanti: fornisce alle abitazioni energia elettrica e calore. A Catanzaro un team di ricercatori guidati da Marco Castriota ha progettato una pellicola elettrocromica da applicare alle finestre. Incrementa l'isolamento termico delle abitazioni. È gestita attraverso un sistema wifi, attivato mediante un telecomando. Il nome della startup è Notredame: un omaggio alle vetrate della cattedrale di Parigi.

Venerdí 26 Marzo 2010

 

 

Procedure più semplici per installare i pannelli solari

di Luca Salvioli

20 marzo 2010

Procedure più semplici per installare i pannelli solari

Tra gli interventi domestici liberalizzati dal decreto legge varato venerdì dal Consiglio dei ministri c'è anche l'installazione di pannelli solari, termici o fotovoltaici, senza serbatoio, da realizzare sugli edifici al di fuori dei centri storici (zona A). Per l'uso residenziale dei pannelli non ci sarà più bisogno della Dia. La denuncia di inizio attività andava presentata all'ufficio tecnico del comune con tanto di firma del responsabile del progetto, il nome dell'azienda incaricata e il documento unico di regolarità contributiva (Durc). Il Comune aveva tempo trenta giorni per opporsi, in caso contrario valeva il silenzio-assenso per l'inizio dei lavori.

Lo snellimento burocratico eviterà le code agli sportelli e agevolerà l'integrazione delle più diffuse energie rinnovabili sugli edifici. Va detto che già il decreto legislativo 115 del 2008 aveva tolto l'obbligo della dia "per impianti solari termici o fotovoltaici aderenti o integrati nei tetti degli edifici con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda e i cui componenti non modificano la sagoma degli edifici stessi", dunque in un numero più limitato di casi. Alcune regioni, poi, hanno già adottato da tempo regolamenti di questa natura molto diversi tra loro. In attesa delle linee guida nazionali per l'autorizzazione degli impianti da fonti rinnovabili - che sono slittate a dopo le elezioni regionali insieme al nuovo conto energia per il fotovoltaico - il decreto snellisce e uniforma le procedure per installare i pannelli solari sulle abitazioni.

 

 

 

 

 

Come risparmiare energia in dieci mosse

20 marzo 2010

Ecco dieci consigli* per risparmiare energia tra le mura di casa:

1. spegnere le luci quando non servono;

2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici;

3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l'aria;

4. mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l'acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola;

5. se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre;

6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria;

7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne;

8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni;

9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni;

10. utilizzare l'automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto.

* Il decalogo è stato realizzato da "M'illumino di meno", l'iniziativa lanciata dalla trasmissione di Radio2 Caterpillar per limitare i consumi energetici.

 

 

 

Lontano da Copenhagen, la rivoluzione è nelle nostre mani

di Cristina Gabetti*

18 dicembre 2009

Mentre i leader del mondo sono riuniti a Copenhagen, noi possiamo collaborare portando attenzione alle nostre scelte quotidiane. Lasciamo che siano i ministri e i capi di stato a dare i numeri e a misurarsi con la sfida di assicurare alle future generazioni un mondo vivibile.

Oggi le nostre azioni, la qualità delle nostre scelte, sono più importanti che mai, possono fare la differenza. L'attenzione è tutta puntata sugli stili di vita che dovremo adottare per essere in sintonia con le esigenze del pianeta che ci ospita, quindi il modo migliore per sintonizzarsi sulla giusta frequenza è di prendere coscienza delle opportunità che abbiamo. Non occorre una legge per mettere in pratica il buon senso. Portiamoci avanti.

-In questi giorni prenatalizi, diamo un contegno allo shopping sfrenato, cerchiamo di regalare meno cose e più esperienze: un'escursione in natura, un corso canto, un biglietto per un concerto o un buon massaggio. La soddisfazione di impiegare bene il proprio tempo (sia per chi sceglie che per chi riceve) è impagabile, ed è anche una buon pretesto per essere fantasiosi e spiritosi.

-se l'oggetto è proprio necessario, impacchettiamolo con uno scampolo di tessuto o con una bella carta avvolta da un nastro di stoffa che potranno essere riutilizzati.

-chi non avesse mai provato a fare la spesa attraverso un GAS, gruppo d'acquisto solidale, lo faccia questa settimana. www.retegas.org, per trovare quello più vicino a voi. E' un buon modo per acquistare cibi locali e di stagione, di filiera corta, privi di imballaggi.

-dite basta al consumo insensato dello stand-by, mettete una ciabatta da spegnere vicino alla TV (lasciate solo acceso il decoder, perché sono troppi i mal di testa quando disattivate la corrente), staccate i carica cellulari quando non sono in uso, spegnete il computer quando vi allontanate dalla scrivania.

-fate il più possibile le commissioni a piedi, con i mezzi pubblici o in bicicletta. Le vie delle nostre città sono intasate dal traffico e i nostri polmoni hanno bisogno di ossigeno.

-noi abbiamo fatto un presepe con la creta, c'è chi usa il sughero o il cartone. Portate il Natale in casa usando la fantasia, evitate di comprare un albero, a meno che possiate piantarlo in terra dopo averlo smantellato. Associate le cose all'esperienza di averle realizzate con le vostre mani.

-evitate gli sprechi alimentari, fate una lista del necessario prima di uscire di casa . Se non consumate tutto ciò che avete preparato, chiedete alla nonna qualche buona ricetta da preparare con gli avanzi o poneteli nel congelatore.

-portate una borsa di tela o sacchetti che avete già quando fate le vostre commissioni. Date un freno all'usa e getta.

-scegliete una canzone che vi piace e fate un jingle di tre minuti da cantare sotto alla doccia. E' una buona occasione per risparmiare acqua, in vista delle bollette più care in arrivo.

-comprate detersivi eco compatibili e provate a usare i panni in microfibra che puliscono senza detergenti, in questo modo inquinerete meno voi stessi e le risorse naturali che vogliamo tutti preservare.

Ogni azione segna l'inizio di un percorso. Quando si spezza una vecchia abitudine, la mente, libera dall'impulso dell'automatismo, intraprende nuove strade con ritrovata agilità. Basta mettersi in moto. Non c'è più tempo per essere pessimisti.

Non perdiamo quest'occasione per unirci al coro. Occhio allo spreco!!

* Cristina Gabetti, giornalista, è autrice di Occhio allo Spreco, fresco di stampa, e "Tentativi di eco-condotta", entrambi editi da Rizzoli. Conduce una rubrica il sabato su Striscia la Notizia. Il suo blog si trova qui.

18 dicembre 2009

 

 

 

 

Risparmio energetico in condominio, basta la maggioranza ridotta

di Silvio Rezzonico e Giovanni Tucci

19 ottobre 2009

Termoregolazione e contabilizzazione al centro dei dubbi

Gli impianti centralizzati si fanno preferire

A oltre 18 anni dal varo della prima legge organica sul risparmio energetico (10/91), oggi finalmente si hanno le idee un po' più chiare a proposito delle maggioranze "speciali" previste per gli interventi di efficienza energetica in condominio (commi 2 e 5 dell'articolo 26 della legge). L'ultima parola in proposito l'ha detta la legge 99 del 23 luglio scorso (al comma 22 dell'articolo 27) integrando il comma 2 (dopo il restyling portato dal Dlgs 311/2006) che ora così recita: "Per gli interventi sugli edifici e sugli impianti volti al contenimento del consumo energetico e all'utilizzazione delle fonti di energia di cui all'articolo 1, individuati attraverso un attestato di certificazione energetica o una diagnosi energetica realizzata da un tecnico abilitato, le pertinenti decisioni condominiali sono valide se adottate con la maggioranza semplice delle quote millesimali rappresentate dagli intervenuti in assemblea".

La decisione

L'aggiunta portata dalla legge 99/2009 è quella delle ultime parole ("rappresentate dagli intervenuti in assemblea"). La nuova norma ha fatto piazza pulita di tutte le interpretazioni precedenti, di dottrina e giurisprudenza, inventando una nuova maggioranza condominiale, non contenuta nel Codice civile: quella "semplice" dei millesimi degli intervenuti in assemblea. In altre parole non contano i condomini favorevoli all'intervento, bensì solo i loro millesimi: devono essere più di quelli dei condomini che votano contro, sommati con eventuali astenuti (la giurisprudenza ha chiarito che contano come contrari).

Naturalmente l'assemblea deve essere di per sé valida. Devono cioè essere presenti di persona o per delega almeno un terzo dei condomini che possiedano un terzo dei millesimi. Queste sono infatti le maggioranze necessarie per la seconda convocazione (le assemblee in prima sono casi rarissimi). Fatti alcuni elementari calcoli, si può dire che una decisione di risparmio energetico potrebbe in teoria vedere il voto positivo dei condomini che possiedono appena 167,7 quote su 1.000, se all'assemblea partecipano solo un terzo dei condomini che possiedono solo un terzo dei millesimi. Va aggiunto che, per giurisprudenza di Cassazione, anche una decisione presa senza le necessarie maggioranze è annullabile solo se impugnata in giudizio entro 30 giorni da quando se ne ha avuta conoscenza: trascorso questo periodo, diventa valida.

Gli interventi ammessi

Ci si può chiedere: ma quali interventi sono da considerare "volti al contenimento del consumo energetico"? Prima che intervenisse il Dlgs 311/2006, modificando il comma 2, si disponeva di un elenco abbastanza preciso delle opere ammesse, contenuto sempre nella legge 10/91 (articolo 8) ed espressamente richiamato nel comma 2. Ora non più. Ci si limita ad affermare due cose. La prima è che sono comprese tutte le opere che coinvolgono fonti rinnovabili di energia (sole, vento, idroelettrico, geotermico, biomasse). La seconda è che può andar bene qualsiasi intervento programmabile, se porta a un risparmio attestato da una certificazione energetica o una diagnosi energetica. A patto che, naturalmente, si seguano alla lettera le prescrizioni del Dpr 59/2009, che impone certi parametri di legge per gli interventi sugli impianti di riscaldamento. Per fare qualche esempio, certi rendimenti minimi sia per la caldaia sia per le nuove pompe di calore elettriche o a gas (quando li si sostituisce) nonché sonde di rilevamento della temperatura all'esterno dell'edificio per tarare quella interna.

Alle condizioni previste dalle norme tecniche, sono agevolate non solo la ristrutturazione di impianti di riscaldamento, ma anche quella di impianti di condizionamento estivo e di produzione di acqua calda sanitaria. Via libera anche alle opere di coibentazione degli edifici (per esempio del tetto o anche dei muri, con "cappotti termici"). Potrebbe forse essere consentita a maggioranze ridotte pure la conversione dal gasolio al metano, se non altro perché si tratta di un combustibile meno inquinante che allunga il ciclo di vita della caldaia e "sporca" meno camini e canne fumarie. Ciò porta, sul lungo periodo, al miglioramento del rendimento.

Sul fronte idrico

Resta incerta, invece, la tesi che le opere con maggioranze condominiali ristrette possano riguardare il risparmio idrico, che pure è stato agevolato dalla Finanziaria 2009 e dalle norme di molte regioni. Infatti la raccolta, il filtraggio e l'erogazione delle acque piovane non hanno prestazioni attualmente attestabili con una certificazione energetica (che è richiesta dal comma 2) e prevedono dispositivi (ad esempio pompe) che fanno aumentare anziché diminuire i consumi di energia propriamente detti.

 

I QUORUM

Risparmio energetico

Per deliberare interventi diretti al risparmio energetico, purché individuati con una certificazione energetica o una diagnosi energetica, basta la maggioranza dei millesimi degli intervenuti in assemblea (articolo 26, comma 2, legge 10/1991). Il Dpr 59/2009 scoraggia la trasformazione dell'impianto negli edifici residenziali con più di quattro appartamenti (e in quelli più piccoli se la potenza nominale è maggiore o uguale di 100 kW) a meno che sia inevitabile per cause tecniche o di forza maggiore.

Termoregolazione e contabilizzazione del calore

Per l'installazione di dispositivi di termoregolazione e contabilizzazione del calore, l'assemblea condominiale decide a maggioranza ordinaria in deroga agli articoli 1120 e 1136 del Codice civile (articolo 26, comma 5, legge 10/1991). In questo caso, non serve una certificazione o una diagnosi energetica. Da notare che l'adozione della centralina di termoregolazione programmabile è resa obbligatoria dal Dpr 59/2009 in caso di ristrutturazione integrale dell'impianto centralizzato.

19 ottobre 2009

 

 

 

 

M'illumino di meno, ecco come risparmiare energia

12 febbraio 2010

M'illumino di meno, ecco come risparmiare energia

La rivoluzione energetica è nelle nostre mani

Risparmio energetico in condominio, basta la maggioranza ridotta

Le dieci cose da sapere sulle lampadine a risparmio energetico

Oggi migliaia di cittadini, oltre a Comuni, associazioni e aziende, celebrano la sesta Giornata del risparmio energetico.

"M'illumino di meno" è l'iniziativa lanciata dalla trasmissione di Radio2 Caterpillar per limitare i consumi, e soprattutto gli sprechi, di elettricità, sostenendo al tempo stesso l'adozione di fonti di "energia pulita".

"Allo stadio attuale della ricerca tecnologica è già possibile produrre energia con il sole, il vento, il mare, il calore della terreno o con le biomasse. Facendo appello all'inesauribile ingegno italico invitiamo tutti, dagli studenti ai precari, dalle aziende in crisi alle amministrazioni comunali, a misurarsi con la green economy adottando un sistema pulito per accendere tutti insieme le luci il 12 febbraio 2010", dice un appello diffuso sul web per promuovere la manifestazione.

Per l'occasione Caterpillar è andrato in onda dai Mercati Traianei di Roma, dove 50 ciclisti hanno contribuito con le loro pedalate a tenere accesa una sfera, "forse la più grande lampadina illuminata da energie rinnovabili", dice un comunicato.

"M'illumino di meno" ha anche diffuso un decalogo di "buone abitudini", non soltanto per oggi:

1. spegnere le luci quando non servono

2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici

3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l'aria

4. mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l'acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola

5. se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre

6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria

7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne

8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni

9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni

10. utilizzare l'automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto.

12 febbraio 2010

 

 

 

Liberalizzate le ristrutturazioni in casa

di Giorgio Santilli

19 marzo 2010

Liberalizzati le ristrutturazioni in casa

"Dai nostri archivi"

Casa, nessuna autorizzazione per i lavori interni

Liberalizzazione in arrivo per i lavori in casa. Non ci sarà più bisogno della denuncia di inizio attività (Dia) per gli interventi di manutenzione straordinaria "sempre che non riguardino le parti strutturali dell'edificio, non comportino aumento del numero delle unità immobiliari e non implichino incremento dei parametri urbanistici". Lo prevede il decreto legge appena varato dal governo che modifica il testo unico sull'edilizia del 2001.

In sostanza si potranno fare liberamente (senza chieder alcuna autorizzazione) i lavori interni a un appartamento con tre soli vincoli: non spostare i muri portanti; non aumentare la superficie o la volumetria dell'appartamento; non fondere più unità immobiliari in una o, viceversa, frammentare una unità immobiliare in più unità. L'articolo del testo unico modificato lasciava ampi margini alle regioni di intervenire sulla materia. Soltanto la Sardegna, però, aveva già liberalizzato la manutenzione straordinaria senza più bisogno della Dia. L'impatto sarà quindi molto forte su questo punto. La manutenzione ordinaria, viceversa, era già liberalizzata sia dalla normativa nazionale che da quella regionale.

La semplificazione varata era stata annunciata dal governo già un anno fa in concomitanza del lancio del piano casa. Si trattava di una liberalizzazione molto più spinta che riguardava anche le aree vincolate e che era stata inserita nel protocollo d'intesa sottoscritto con le regioni il 1° aprile 2009. Il governo, che si è sempre lamentato delle resistenze delle regioni sul piano casa, non era tuttavia riuscito a varare quel provvedimento per contrasti interni e per le obiezioni delle sovrintendenze ai beni culturali.

Il decreto legge liberalizza anche altre attività più specifiche, eliminando l'obbligo della presentazione della Dia:

* i movimenti di terra strettamente pertinenti all'esercizio dell'attività agricola e le pratiche agro-silvo-pastorali, compresi gli interventi su impianti idraulici agrari;

* le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a novanta giorni;

* le serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura, funzionali allo svolgimento dell'attività agricola;

* le opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche per aree di

sosta, che siano contenute entro l'indice di permeabilità, ove stabilito dallo strumento urbanistico comunale;

* i pannelli solari, fotovoltaici e termici, senza serbatoio di accumulo esterno,

a servizio degli edifici, da realizzare al di fuori delle zone di tipo A di cui al decreto del Ministro per i lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444;

* le aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali

degli edifici.

Via libera al decreto incentivi. Bonus fino a 7mila euro

Dossier Piano casa

19 marzo 2010

 

 

 

 

Arrivano i nuovi incentivi

ma si fermano a 300 milioni

di Nicoletta Cottone

19 marzo 2010

Via libera al decreto incentivi

"Dai nostri archivi"

Incentivi al via fino a dicembre Il decreto sulla rampa di lancio

Dote agli incentivi: l'elenco dei settori nel decreto attuativo

Un topolino non farà primavera

Tremonti-ter alla ricerca

Nel fondo incentivi 300 milioni per il rilancio dei consumi

Eco-scooter, elettrodomestici, mobili da cucina, abitazioni ad alta efficienza energetica, ma anche gru per l'edilizia, trattori, motori nautici, rimorchi e motori ad alta efficienza energetica. È il pacchetto di aiuti stanziati dal governo per diversi settori dell'industria contenuto nel decreto incentivi, varato oggi dal Consiglio dei ministri. Confindustria, in una nota diffusa in serata, ha preso atto dell'impegno del Governo sottolineando, però, che le risorse impiegate sono limitate e molti settori esclusi.

Fuori sacco entra il piano casa. Fuori sacco è entrato nel decreto incentivi anche il rilancio del piano casa del governo. "Non l'ampliamento delle cubature - ha spiegato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti - ma almeno le opere interne si possono fare subito salvo ci sia una legge regionale che lo vieta". Ci hanno detto, ha spiegato il ministro, "che il piano casa era una cosa giusta ma non si poteva fare perché di competenza regionale e allora noi diciamo che sarà il buon governo delle regioni a consentire almeno le opere interne. Sarà così un buon motivo cambiare le amministrazioni regionali che non lo consentono". L'intervento

relativo al Piano casa, ha detto il premier Silvio Berlusconi "aggiunge libertà sugli interventi dentro la propria casa evitando ai cittadini lunghe procedure. Gli interventi possono essere eseguiti senza svolgere pratiche presso i Comuni, quelli che non riguardano le parti strutturali, tutte le modifiche interne, le opere di pavimentazione possono essere comunicate anche per via telematica", informando il municipio tramite l'impresa a cui si affidano i lavori.

Decreto attuativo entro domani. "Un segnale per incentivare settori in difficoltà", ha detto il premier Silvio Berlusconi. L'obiettivo del decreto incentivi, ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, è quello di "sostenere" la ripresa economica per raggiungere nel 2010 una "crescita dell'1-1,2 per cento". Il decreto attuativo che distribuisce le risorse per gli incentivi e definisce le modalità per gli sconti, ha detto Scajola, verrà firmato entro domani e la partenza é prevista per il 6 aprile. Nel decreto legge incentivi, ha spiegato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, arriva una una stretta all'evasione fiscale internazionale e in particolare alle frodi Iva. "I fondi usati per finanziare il decreto incentivi - ha detto Tremonti - sono raccolti in applicazione delle direttive europee in contrasto ai paradisi fiscali e le frodi Iva".

Dote da 300 milioni. Il neonato Fondo per incentivi e sostegno di settori in crisi avrà una dote di 300 milioni di euro, 200 milioni con copertura targata ministero del'Economia. La maggior parte dei soldi dovrebbe giungere dalla lotta all'evasione fiscale. Sono anche previsti 100 milioni di integrazione a carico del ministero dell0 Sviluppo economico. Un decreto attuativo integrerà la parte a carico dell'Economia in base ai dati sull'indebitamento. Gli incentivi scattano dal 6 aprile e l'accesso sarà consentito, su prenotazione, fino al 31 dicembre 2010 e fino a esaurimento delle risorse. Gli aiuti sono incanalati in 3 aree: mobilità sostenibile, sistema casa, sicurezza lavoro. Sono previsti 85 milioni di euro per le abitazioni ad alta efficienza energetica, 58 milioni per l'acquisto dei mobili della cucina, 50 milioni per gli elettrodomestici, 35 milioni per le gru edili, 18 milioni per i trattori, 12 milioni per gli eco-scooter, 10 milioni per i motori nautica, 13 milioni per i rimorchi e 10 milioni per i motori ad alta efficienza energetica.

Un fondo per le infrastrutture nei porti. C'è anche un fondo per finanziare le opere infrastrutturali nei porti di rilevanza nazionale, con una dotazione iniziale di 80 milioni. "Il fondo - ha spiegato il ministro delle Infrastutture Altero Matteoli - sarà ripartito con decreto interministeriale, tenendo conto della gestione più virtuosa dei porti". Il ministro ha detto che il fondo "consentirà la ripresa dei lavori per portare a termine il processo normativo di modernizzazione dell'Ordinamento del settore".

Ecco i bonus previsti dal decreto legge.

Acquisto di eco-case. L'incentivo di maggio rilievo è quello per l'acquisto di eco-case. In base all'effettivo risparmio energetico si possono ottenere incentivi fino a 7mila euro.

Agenzia per la sicurezza nucleare. Previsto un sostegno ad hoc.

Cucine componibili complete di elettrodomestici efficienti. È previsto uno sconto del 10% del costo e nel limite massimo di singolo contributo pari a 1.000 euro, per la sostituzione dei mobili per cucina in uso con cucine componibili ed elettrodomestici da incasso ad alta efficienza.

Elettrodomestici (lavastoviglie, cucina da libera installazione, cappe, forni elettrici, scalda acqua a pompe di calore, stufe). Sconto del 20% del preso di acquisto. Contributo massimo da 80 a 500 euro a seconda del prodotto.

Emittenza televisiva locale. Previsto un sostegno ad hoc.

Gru a torre per l'edilizia. Per le gru a torre che si usano nell'edilizia bonus del 20% del costo, con un valore massimo di 30mila euro.

Inverter, motori ad alta efficienza, batterie per il rifasamento, Ups. Bonus per 20% del prezzo di acquisto. Contributo massimo da 40 a 200 euro a seconda del prodotto.

Immobili ad alta efficienza energetica. Contributo per un importo pari a 116 euro a metro quadrato (con un massimo di 7mila euro) per la classe A e 83 euro al metro quadro (con un massimo di 5mila euro) per la classe B.

Linee veloci di connessione a Internet. Previsto un bonus per i giovani che acquistano nuovi pacchetti Adsl.

Macchine per uso agricolo e industriale. Bonus del 10% sul prezzo di acquisto legata a un pari sconto da parte del rivenditore.

Motocicli Euro 3. Sostituendo un Euro 0 o Euro 1 con un motociclo nuovo, per motori fino a 70 kw, senza limiti di cilindrata, di categoria euro 3 si potrà avere un incentivo per il 10% del costo e nel limite massimo di singolo contributo pari a 750 euro.

Motori nautici. Sconto del 20% con tetto di mille euro, per la sostituzione di motori fuoribordo di vecchia generazione con nuovi motori a basso impatto ambientale fino alla potenza di 75 kw.

Nautica da diporto (motori fuoribordo e stampi per scafi). Per i motori fuoribordo bonus del 20% del prezzo di acquisto e contributo massimo di mille euro. Stampi per scafi non nocivi per la salute dei lavoratori, contributo massimo di 200mila euro.

Prototipo innovativo di nave multiuso per le emergenze. Previsto un sostegno ad hoc.

Realizzazione dei campionari tessili. Previsto un sostegno fiscale per la realizzazione dei campionari tessili.

Rimorchi e semirimorchi. Contributo di 3mila euro per rimorchio con Abs e 4mila euro con Abs più Esp a fronte di radiazione.

 

Scooter elettrici/ibridi. Chi vuole scendere da un vecchio motorino Euro 0 o Euro 1 per salire su u motociclo con alimentazione elettrica doppia o esclusiva potrà ottenere uno sconto del 20% fino a un massimo di 1.500 euro.

Sostegno all'innovazione al settore aeronautico. Previsto un sostegno ad hoc.

Trattori. Si potrà ottenere uno sconto del 10%, a patto che il venditore pratichi uno sconto analogo.

19 marzo 2010

 

 

 

 

 

AVVENIRE

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2010-03-20

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CORRIERE della SERA

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2010-03-20

 

 

 

 

 

 

 

 

REPUBBLICA

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2010-03-20

 

 

 

 

 

L'UNITA'

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2010-03-23

15 paesi al 100% rinnovabili Ecco l'Italia "verde"

Sono 15 i comuni al 100% rinnovabili per i fabbisogni sia elettrici che termici delle famiglie, e rappresentano in Italia e a livello internazionale il miglior esempio di innovazione energetica e ambientale. In particolare, sul gradino piu' alto del podio, c'e' Sluderno (Bz) - 1.800 abitanti - che fonda il suo successo su un mix di diversi impianti diffusi sul territorio: 960 metri quadrati di pannelli solari termici e 512 kW (chilowatt) di pannelli solari fotovoltaici diffusi sui tetti, piu' 4 micro impianti idroelettrici con una potenza complessiva di 232 kW, un impianto eolico da 1,2 MW (megawatt), impianti di biomasse locali e biogas per scaldare le case (potenza di 6.200 kW termici) allacciati a 23 km di una rete di teleriscaldamento. E' questo un esempio vincente contenuto nel rapporto 'Comuni rinnovabili 2010' di Legambiente, realizzato insieme con il Gse (Gestore dei servizi elettrici) e Sorgenia presentato oggi a Roma.

Al secondo posto della classifica, il comune di Tocco da Casauria (Pe), dove sono in funzione quattro pale eoliche che complessivamente (3,2 MW) permettono di produrre piu' energia elettrica di quella necessaria, oltre a 24 kW di pannelli

fotovoltaici e grandi impianti idroelettrici. Poi, c'e' il comune di Maiolati Spontini (An), 5.700 abitanti, grazie ad un mix energetico fatto di pannelli solari fotovoltaici (135 kW), di mini idroelettrico (400 kW) e di un impianto a biogas da discarica. Tra le province, il premio 2010 va a Grosseto: 100% rinnovabile per la parte elettrica, si e' confermata per gli investimenti nelle nuove tecnologie: con un impianto eolico da 20 MW nel comune di Scansano e 70 kW di mini eolico a Grosseto, con impianti a biomassa, che producono circa 117.000 MWh/anno di energia elettrica e una diffusione del fotovoltaico in 27 comuni su 28.

23 marzo 2010

il SOLE 24 ORE

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2010-03-20

La filiera del fotovoltaico nel 2009 vale 2,3 miliardi

di Luca Dello Iacovo

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Venerdí 26 Marzo 2010

La filiera del solare traina le Pmi

ANALISI/ Un anno contrastato per l'Italia (di Giuseppe Caravita)

Nel 2009 la filiera del solare fotovoltaico ha raggiunto i 2,3 miliardi. Gli impianti hanno aumentato la potenza di 580 Megawatt: +72% sul 2008. Sono i risultati delle rilevazioni del "Solar energy report" del Politecnico di Milano. Il Conto energia ha sostenuto la crescita ma i fondi sono in via di esaurimento. Il progetto del governo per ulteriori incentivi è pronto: il piano prevede un tetto di 3 mila Megawatt di potenza installata nei prossimi tre anni. "Il ministero dello Sviluppo economico ha trovato un accordo con il ministero dell'Ambiente e dei Beni Culturali per il nuovo Conto energia. Ora serve l'approvazione della conferenza unificata Stato Regioni", ha dichiarato Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo economico.

Nel Mezzogiorno sono raddoppiate in media le installazioni di fotovoltaico. Tanto che la Puglia ha superato la Lombardia con una crescita del 110 per cento. Anche gli operatori del settore aumentano: sono 700, +12% sul 2008. "I produttori italiani di celle e moduli nel 2009 hanno tenuto. Anzi, sono aumentate le esportazioni", osserva Vittorio Chiesa, direttore Energy and strategy group del Politecnico. Le tecnologie di "prima generazione" (costruite con silicio policristallino o monocristallino) raggiungono l'85% della potenza installata. Previsioni positive per gli impianti a film sottile: arriveranno al 34% del mercato globale entro il 2012, supportati dagli investimenti di Cina e Stati Uniti. "Il costo è inferiore perché richiedono meno materiale attivo e sono applicabili con maggiore facilità", aggiunge Chiesa. Riflettori puntati anche sul solare termodinamico: tra dieci anni raggiungerà nel mondo i 18,6 Gigawatt. Per le imprese le opportunità crescono in competenze ingegneristiche e costruzione di specchi, giunti ad alta tenuta e pompe fluidodinamiche.

Le fonti pulite sono terreno fertile per le startup che si sfidano a Milano nella competizione TechGarage sui migliori progetti innovativi, in programma oggi al Politecnico dalle 9 alle 13.30. A organizzarla l'associazione TechGarage con Dpixel, Università Luiss "Guido Carli", Acceleratore d'Impresa del Politecnico di Milano e Fondazione Politecnico, sostenuta da Enel Green Power.

Molte le proposte per la generazione sostenibile di energia. A partire dalle abitazioni. Gianluca Cecchetti è il fondatore di Enatek: ha scommesso su microgeneratori eoloci orizzontali, lunghi tre metri e simili a rulli: l'obiettivo è installarli sui tetti degli edifici senza danneggiare il panorama. Sfruttano l'"effetto parete": il vento si comprime lungo i palazzi e poi si espande oltre l'ultimo piano. Ha collaborato allo sviluppo della microturbina l'università di Pisa. La veronese Ici Caldaie punta su Sidera30: l'impianto trasforma il metano in idrogeno attraverso celle a combustibile. Migliora l'efficienza dei consumi rispetto alle tecnologie tradizionali e limita le emissioni inquinanti: fornisce alle abitazioni energia elettrica e calore. A Catanzaro un team di ricercatori guidati da Marco Castriota ha progettato una pellicola elettrocromica da applicare alle finestre. Incrementa l'isolamento termico delle abitazioni. È gestita attraverso un sistema wifi, attivato mediante un telecomando. Il nome della startup è Notredame: un omaggio alle vetrate della cattedrale di Parigi.

Venerdí 26 Marzo 2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Procedure più semplici per installare i pannelli solari

di Luca Salvioli

20 marzo 2010

Procedure più semplici per installare i pannelli solari

Tra gli interventi domestici liberalizzati dal decreto legge varato venerdì dal Consiglio dei ministri c'è anche l'installazione di pannelli solari, termici o fotovoltaici, senza serbatoio, da realizzare sugli edifici al di fuori dei centri storici (zona A). Per l'uso residenziale dei pannelli non ci sarà più bisogno della Dia. La denuncia di inizio attività andava presentata all'ufficio tecnico del comune con tanto di firma del responsabile del progetto, il nome dell'azienda incaricata e il documento unico di regolarità contributiva (Durc). Il Comune aveva tempo trenta giorni per opporsi, in caso contrario valeva il silenzio-assenso per l'inizio dei lavori.

Lo snellimento burocratico eviterà le code agli sportelli e agevolerà l'integrazione delle più diffuse energie rinnovabili sugli edifici. Va detto che già il decreto legislativo 115 del 2008 aveva tolto l'obbligo della dia "per impianti solari termici o fotovoltaici aderenti o integrati nei tetti degli edifici con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda e i cui componenti non modificano la sagoma degli edifici stessi", dunque in un numero più limitato di casi. Alcune regioni, poi, hanno già adottato da tempo regolamenti di questa natura molto diversi tra loro. In attesa delle linee guida nazionali per l'autorizzazione degli impianti da fonti rinnovabili - che sono slittate a dopo le elezioni regionali insieme al nuovo conto energia per il fotovoltaico - il decreto snellisce e uniforma le procedure per installare i pannelli solari sulle abitazioni.

 

 

 

 

 

Come risparmiare energia in dieci mosse

20 marzo 2010

Ecco dieci consigli* per risparmiare energia tra le mura di casa:

1. spegnere le luci quando non servono;

2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici;

3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l'aria;

4. mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l'acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola;

5. se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre;

6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria;

7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne;

8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni;

9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni;

10. utilizzare l'automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto.

* Il decalogo è stato realizzato da "M'illumino di meno", l'iniziativa lanciata dalla trasmissione di Radio2 Caterpillar per limitare i consumi energetici.

 

 

 

Lontano da Copenhagen, la rivoluzione è nelle nostre mani

di Cristina Gabetti*

18 dicembre 2009

Mentre i leader del mondo sono riuniti a Copenhagen, noi possiamo collaborare portando attenzione alle nostre scelte quotidiane. Lasciamo che siano i ministri e i capi di stato a dare i numeri e a misurarsi con la sfida di assicurare alle future generazioni un mondo vivibile.

Oggi le nostre azioni, la qualità delle nostre scelte, sono più importanti che mai, possono fare la differenza. L'attenzione è tutta puntata sugli stili di vita che dovremo adottare per essere in sintonia con le esigenze del pianeta che ci ospita, quindi il modo migliore per sintonizzarsi sulla giusta frequenza è di prendere coscienza delle opportunità che abbiamo. Non occorre una legge per mettere in pratica il buon senso. Portiamoci avanti.

-In questi giorni prenatalizi, diamo un contegno allo shopping sfrenato, cerchiamo di regalare meno cose e più esperienze: un'escursione in natura, un corso canto, un biglietto per un concerto o un buon massaggio. La soddisfazione di impiegare bene il proprio tempo (sia per chi sceglie che per chi riceve) è impagabile, ed è anche una buon pretesto per essere fantasiosi e spiritosi.

-se l'oggetto è proprio necessario, impacchettiamolo con uno scampolo di tessuto o con una bella carta avvolta da un nastro di stoffa che potranno essere riutilizzati.

-chi non avesse mai provato a fare la spesa attraverso un GAS, gruppo d'acquisto solidale, lo faccia questa settimana. www.retegas.org, per trovare quello più vicino a voi. E' un buon modo per acquistare cibi locali e di stagione, di filiera corta, privi di imballaggi.

-dite basta al consumo insensato dello stand-by, mettete una ciabatta da spegnere vicino alla TV (lasciate solo acceso il decoder, perché sono troppi i mal di testa quando disattivate la corrente), staccate i carica cellulari quando non sono in uso, spegnete il computer quando vi allontanate dalla scrivania.

-fate il più possibile le commissioni a piedi, con i mezzi pubblici o in bicicletta. Le vie delle nostre città sono intasate dal traffico e i nostri polmoni hanno bisogno di ossigeno.

-noi abbiamo fatto un presepe con la creta, c'è chi usa il sughero o il cartone. Portate il Natale in casa usando la fantasia, evitate di comprare un albero, a meno che possiate piantarlo in terra dopo averlo smantellato. Associate le cose all'esperienza di averle realizzate con le vostre mani.

-evitate gli sprechi alimentari, fate una lista del necessario prima di uscire di casa . Se non consumate tutto ciò che avete preparato, chiedete alla nonna qualche buona ricetta da preparare con gli avanzi o poneteli nel congelatore.

-portate una borsa di tela o sacchetti che avete già quando fate le vostre commissioni. Date un freno all'usa e getta.

-scegliete una canzone che vi piace e fate un jingle di tre minuti da cantare sotto alla doccia. E' una buona occasione per risparmiare acqua, in vista delle bollette più care in arrivo.

-comprate detersivi eco compatibili e provate a usare i panni in microfibra che puliscono senza detergenti, in questo modo inquinerete meno voi stessi e le risorse naturali che vogliamo tutti preservare.

Ogni azione segna l'inizio di un percorso. Quando si spezza una vecchia abitudine, la mente, libera dall'impulso dell'automatismo, intraprende nuove strade con ritrovata agilità. Basta mettersi in moto. Non c'è più tempo per essere pessimisti.

Non perdiamo quest'occasione per unirci al coro. Occhio allo spreco!!

* Cristina Gabetti, giornalista, è autrice di Occhio allo Spreco, fresco di stampa, e "Tentativi di eco-condotta", entrambi editi da Rizzoli. Conduce una rubrica il sabato su Striscia la Notizia. Il suo blog si trova qui.

18 dicembre 2009

 

 

 

 

Risparmio energetico in condominio, basta la maggioranza ridotta

di Silvio Rezzonico e Giovanni Tucci

19 ottobre 2009

Termoregolazione e contabilizzazione al centro dei dubbi

Gli impianti centralizzati si fanno preferire

A oltre 18 anni dal varo della prima legge organica sul risparmio energetico (10/91), oggi finalmente si hanno le idee un po' più chiare a proposito delle maggioranze "speciali" previste per gli interventi di efficienza energetica in condominio (commi 2 e 5 dell'articolo 26 della legge). L'ultima parola in proposito l'ha detta la legge 99 del 23 luglio scorso (al comma 22 dell'articolo 27) integrando il comma 2 (dopo il restyling portato dal Dlgs 311/2006) che ora così recita: "Per gli interventi sugli edifici e sugli impianti volti al contenimento del consumo energetico e all'utilizzazione delle fonti di energia di cui all'articolo 1, individuati attraverso un attestato di certificazione energetica o una diagnosi energetica realizzata da un tecnico abilitato, le pertinenti decisioni condominiali sono valide se adottate con la maggioranza semplice delle quote millesimali rappresentate dagli intervenuti in assemblea".

La decisione

L'aggiunta portata dalla legge 99/2009 è quella delle ultime parole ("rappresentate dagli intervenuti in assemblea"). La nuova norma ha fatto piazza pulita di tutte le interpretazioni precedenti, di dottrina e giurisprudenza, inventando una nuova maggioranza condominiale, non contenuta nel Codice civile: quella "semplice" dei millesimi degli intervenuti in assemblea. In altre parole non contano i condomini favorevoli all'intervento, bensì solo i loro millesimi: devono essere più di quelli dei condomini che votano contro, sommati con eventuali astenuti (la giurisprudenza ha chiarito che contano come contrari).

Naturalmente l'assemblea deve essere di per sé valida. Devono cioè essere presenti di persona o per delega almeno un terzo dei condomini che possiedano un terzo dei millesimi. Queste sono infatti le maggioranze necessarie per la seconda convocazione (le assemblee in prima sono casi rarissimi). Fatti alcuni elementari calcoli, si può dire che una decisione di risparmio energetico potrebbe in teoria vedere il voto positivo dei condomini che possiedono appena 167,7 quote su 1.000, se all'assemblea partecipano solo un terzo dei condomini che possiedono solo un terzo dei millesimi. Va aggiunto che, per giurisprudenza di Cassazione, anche una decisione presa senza le necessarie maggioranze è annullabile solo se impugnata in giudizio entro 30 giorni da quando se ne ha avuta conoscenza: trascorso questo periodo, diventa valida.

Gli interventi ammessi

Ci si può chiedere: ma quali interventi sono da considerare "volti al contenimento del consumo energetico"? Prima che intervenisse il Dlgs 311/2006, modificando il comma 2, si disponeva di un elenco abbastanza preciso delle opere ammesse, contenuto sempre nella legge 10/91 (articolo 8) ed espressamente richiamato nel comma 2. Ora non più. Ci si limita ad affermare due cose. La prima è che sono comprese tutte le opere che coinvolgono fonti rinnovabili di energia (sole, vento, idroelettrico, geotermico, biomasse). La seconda è che può andar bene qualsiasi intervento programmabile, se porta a un risparmio attestato da una certificazione energetica o una diagnosi energetica. A patto che, naturalmente, si seguano alla lettera le prescrizioni del Dpr 59/2009, che impone certi parametri di legge per gli interventi sugli impianti di riscaldamento. Per fare qualche esempio, certi rendimenti minimi sia per la caldaia sia per le nuove pompe di calore elettriche o a gas (quando li si sostituisce) nonché sonde di rilevamento della temperatura all'esterno dell'edificio per tarare quella interna.

Alle condizioni previste dalle norme tecniche, sono agevolate non solo la ristrutturazione di impianti di riscaldamento, ma anche quella di impianti di condizionamento estivo e di produzione di acqua calda sanitaria. Via libera anche alle opere di coibentazione degli edifici (per esempio del tetto o anche dei muri, con "cappotti termici"). Potrebbe forse essere consentita a maggioranze ridotte pure la conversione dal gasolio al metano, se non altro perché si tratta di un combustibile meno inquinante che allunga il ciclo di vita della caldaia e "sporca" meno camini e canne fumarie. Ciò porta, sul lungo periodo, al miglioramento del rendimento.

Sul fronte idrico

Resta incerta, invece, la tesi che le opere con maggioranze condominiali ristrette possano riguardare il risparmio idrico, che pure è stato agevolato dalla Finanziaria 2009 e dalle norme di molte regioni. Infatti la raccolta, il filtraggio e l'erogazione delle acque piovane non hanno prestazioni attualmente attestabili con una certificazione energetica (che è richiesta dal comma 2) e prevedono dispositivi (ad esempio pompe) che fanno aumentare anziché diminuire i consumi di energia propriamente detti.

 

I QUORUM

Risparmio energetico

Per deliberare interventi diretti al risparmio energetico, purché individuati con una certificazione energetica o una diagnosi energetica, basta la maggioranza dei millesimi degli intervenuti in assemblea (articolo 26, comma 2, legge 10/1991). Il Dpr 59/2009 scoraggia la trasformazione dell'impianto negli edifici residenziali con più di quattro appartamenti (e in quelli più piccoli se la potenza nominale è maggiore o uguale di 100 kW) a meno che sia inevitabile per cause tecniche o di forza maggiore.

Termoregolazione e contabilizzazione del calore

Per l'installazione di dispositivi di termoregolazione e contabilizzazione del calore, l'assemblea condominiale decide a maggioranza ordinaria in deroga agli articoli 1120 e 1136 del Codice civile (articolo 26, comma 5, legge 10/1991). In questo caso, non serve una certificazione o una diagnosi energetica. Da notare che l'adozione della centralina di termoregolazione programmabile è resa obbligatoria dal Dpr 59/2009 in caso di ristrutturazione integrale dell'impianto centralizzato.

19 ottobre 2009

 

 

 

 

M'illumino di meno, ecco come risparmiare energia

12 febbraio 2010

M'illumino di meno, ecco come risparmiare energia

La rivoluzione energetica è nelle nostre mani

Risparmio energetico in condominio, basta la maggioranza ridotta

Le dieci cose da sapere sulle lampadine a risparmio energetico

Oggi migliaia di cittadini, oltre a Comuni, associazioni e aziende, celebrano la sesta Giornata del risparmio energetico.

"M'illumino di meno" è l'iniziativa lanciata dalla trasmissione di Radio2 Caterpillar per limitare i consumi, e soprattutto gli sprechi, di elettricità, sostenendo al tempo stesso l'adozione di fonti di "energia pulita".

"Allo stadio attuale della ricerca tecnologica è già possibile produrre energia con il sole, il vento, il mare, il calore della terreno o con le biomasse. Facendo appello all'inesauribile ingegno italico invitiamo tutti, dagli studenti ai precari, dalle aziende in crisi alle amministrazioni comunali, a misurarsi con la green economy adottando un sistema pulito per accendere tutti insieme le luci il 12 febbraio 2010", dice un appello diffuso sul web per promuovere la manifestazione.

Per l'occasione Caterpillar è andrato in onda dai Mercati Traianei di Roma, dove 50 ciclisti hanno contribuito con le loro pedalate a tenere accesa una sfera, "forse la più grande lampadina illuminata da energie rinnovabili", dice un comunicato.

"M'illumino di meno" ha anche diffuso un decalogo di "buone abitudini", non soltanto per oggi:

1. spegnere le luci quando non servono

2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici

3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l'aria

4. mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l'acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola

5. se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre

6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria

7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne

8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni

9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni

10. utilizzare l'automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto.

12 febbraio 2010

 

 

 

Liberalizzate le ristrutturazioni in casa

di Giorgio Santilli

19 marzo 2010

Liberalizzati le ristrutturazioni in casa

"Dai nostri archivi"

Casa, nessuna autorizzazione per i lavori interni

Liberalizzazione in arrivo per i lavori in casa. Non ci sarà più bisogno della denuncia di inizio attività (Dia) per gli interventi di manutenzione straordinaria "sempre che non riguardino le parti strutturali dell'edificio, non comportino aumento del numero delle unità immobiliari e non implichino incremento dei parametri urbanistici". Lo prevede il decreto legge appena varato dal governo che modifica il testo unico sull'edilizia del 2001.

In sostanza si potranno fare liberamente (senza chieder alcuna autorizzazione) i lavori interni a un appartamento con tre soli vincoli: non spostare i muri portanti; non aumentare la superficie o la volumetria dell'appartamento; non fondere più unità immobiliari in una o, viceversa, frammentare una unità immobiliare in più unità. L'articolo del testo unico modificato lasciava ampi margini alle regioni di intervenire sulla materia. Soltanto la Sardegna, però, aveva già liberalizzato la manutenzione straordinaria senza più bisogno della Dia. L'impatto sarà quindi molto forte su questo punto. La manutenzione ordinaria, viceversa, era già liberalizzata sia dalla normativa nazionale che da quella regionale.

La semplificazione varata era stata annunciata dal governo già un anno fa in concomitanza del lancio del piano casa. Si trattava di una liberalizzazione molto più spinta che riguardava anche le aree vincolate e che era stata inserita nel protocollo d'intesa sottoscritto con le regioni il 1° aprile 2009. Il governo, che si è sempre lamentato delle resistenze delle regioni sul piano casa, non era tuttavia riuscito a varare quel provvedimento per contrasti interni e per le obiezioni delle sovrintendenze ai beni culturali.

Il decreto legge liberalizza anche altre attività più specifiche, eliminando l'obbligo della presentazione della Dia:

* i movimenti di terra strettamente pertinenti all'esercizio dell'attività agricola e le pratiche agro-silvo-pastorali, compresi gli interventi su impianti idraulici agrari;

* le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a novanta giorni;

* le serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura, funzionali allo svolgimento dell'attività agricola;

* le opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche per aree di

sosta, che siano contenute entro l'indice di permeabilità, ove stabilito dallo strumento urbanistico comunale;

* i pannelli solari, fotovoltaici e termici, senza serbatoio di accumulo esterno,

a servizio degli edifici, da realizzare al di fuori delle zone di tipo A di cui al decreto del Ministro per i lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444;

* le aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali

degli edifici.

Via libera al decreto incentivi. Bonus fino a 7mila euro

Dossier Piano casa

19 marzo 2010

 

 

 

 

Arrivano i nuovi incentivi

ma si fermano a 300 milioni

di Nicoletta Cottone

19 marzo 2010

Via libera al decreto incentivi

"Dai nostri archivi"

Incentivi al via fino a dicembre Il decreto sulla rampa di lancio

Dote agli incentivi: l'elenco dei settori nel decreto attuativo

Un topolino non farà primavera

Tremonti-ter alla ricerca

Nel fondo incentivi 300 milioni per il rilancio dei consumi

Eco-scooter, elettrodomestici, mobili da cucina, abitazioni ad alta efficienza energetica, ma anche gru per l'edilizia, trattori, motori nautici, rimorchi e motori ad alta efficienza energetica. È il pacchetto di aiuti stanziati dal governo per diversi settori dell'industria contenuto nel decreto incentivi, varato oggi dal Consiglio dei ministri. Confindustria, in una nota diffusa in serata, ha preso atto dell'impegno del Governo sottolineando, però, che le risorse impiegate sono limitate e molti settori esclusi.

Fuori sacco entra il piano casa. Fuori sacco è entrato nel decreto incentivi anche il rilancio del piano casa del governo. "Non l'ampliamento delle cubature - ha spiegato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti - ma almeno le opere interne si possono fare subito salvo ci sia una legge regionale che lo vieta". Ci hanno detto, ha spiegato il ministro, "che il piano casa era una cosa giusta ma non si poteva fare perché di competenza regionale e allora noi diciamo che sarà il buon governo delle regioni a consentire almeno le opere interne. Sarà così un buon motivo cambiare le amministrazioni regionali che non lo consentono". L'intervento

relativo al Piano casa, ha detto il premier Silvio Berlusconi "aggiunge libertà sugli interventi dentro la propria casa evitando ai cittadini lunghe procedure. Gli interventi possono essere eseguiti senza svolgere pratiche presso i Comuni, quelli che non riguardano le parti strutturali, tutte le modifiche interne, le opere di pavimentazione possono essere comunicate anche per via telematica", informando il municipio tramite l'impresa a cui si affidano i lavori.

Decreto attuativo entro domani. "Un segnale per incentivare settori in difficoltà", ha detto il premier Silvio Berlusconi. L'obiettivo del decreto incentivi, ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, è quello di "sostenere" la ripresa economica per raggiungere nel 2010 una "crescita dell'1-1,2 per cento". Il decreto attuativo che distribuisce le risorse per gli incentivi e definisce le modalità per gli sconti, ha detto Scajola, verrà firmato entro domani e la partenza é prevista per il 6 aprile. Nel decreto legge incentivi, ha spiegato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, arriva una una stretta all'evasione fiscale internazionale e in particolare alle frodi Iva. "I fondi usati per finanziare il decreto incentivi - ha detto Tremonti - sono raccolti in applicazione delle direttive europee in contrasto ai paradisi fiscali e le frodi Iva".

Dote da 300 milioni. Il neonato Fondo per incentivi e sostegno di settori in crisi avrà una dote di 300 milioni di euro, 200 milioni con copertura targata ministero del'Economia. La maggior parte dei soldi dovrebbe giungere dalla lotta all'evasione fiscale. Sono anche previsti 100 milioni di integrazione a carico del ministero dell0 Sviluppo economico. Un decreto attuativo integrerà la parte a carico dell'Economia in base ai dati sull'indebitamento. Gli incentivi scattano dal 6 aprile e l'accesso sarà consentito, su prenotazione, fino al 31 dicembre 2010 e fino a esaurimento delle risorse. Gli aiuti sono incanalati in 3 aree: mobilità sostenibile, sistema casa, sicurezza lavoro. Sono previsti 85 milioni di euro per le abitazioni ad alta efficienza energetica, 58 milioni per l'acquisto dei mobili della cucina, 50 milioni per gli elettrodomestici, 35 milioni per le gru edili, 18 milioni per i trattori, 12 milioni per gli eco-scooter, 10 milioni per i motori nautica, 13 milioni per i rimorchi e 10 milioni per i motori ad alta efficienza energetica.

Un fondo per le infrastrutture nei porti. C'è anche un fondo per finanziare le opere infrastrutturali nei porti di rilevanza nazionale, con una dotazione iniziale di 80 milioni. "Il fondo - ha spiegato il ministro delle Infrastutture Altero Matteoli - sarà ripartito con decreto interministeriale, tenendo conto della gestione più virtuosa dei porti". Il ministro ha detto che il fondo "consentirà la ripresa dei lavori per portare a termine il processo normativo di modernizzazione dell'Ordinamento del settore".

Ecco i bonus previsti dal decreto legge.

Acquisto di eco-case. L'incentivo di maggio rilievo è quello per l'acquisto di eco-case. In base all'effettivo risparmio energetico si possono ottenere incentivi fino a 7mila euro.

Agenzia per la sicurezza nucleare. Previsto un sostegno ad hoc.

Cucine componibili complete di elettrodomestici efficienti. È previsto uno sconto del 10% del costo e nel limite massimo di singolo contributo pari a 1.000 euro, per la sostituzione dei mobili per cucina in uso con cucine componibili ed elettrodomestici da incasso ad alta efficienza.

Elettrodomestici (lavastoviglie, cucina da libera installazione, cappe, forni elettrici, scalda acqua a pompe di calore, stufe). Sconto del 20% del preso di acquisto. Contributo massimo da 80 a 500 euro a seconda del prodotto.

Emittenza televisiva locale. Previsto un sostegno ad hoc.

Gru a torre per l'edilizia. Per le gru a torre che si usano nell'edilizia bonus del 20% del costo, con un valore massimo di 30mila euro.

Inverter, motori ad alta efficienza, batterie per il rifasamento, Ups. Bonus per 20% del prezzo di acquisto. Contributo massimo da 40 a 200 euro a seconda del prodotto.

Immobili ad alta efficienza energetica. Contributo per un importo pari a 116 euro a metro quadrato (con un massimo di 7mila euro) per la classe A e 83 euro al metro quadro (con un massimo di 5mila euro) per la classe B.

Linee veloci di connessione a Internet. Previsto un bonus per i giovani che acquistano nuovi pacchetti Adsl.

Macchine per uso agricolo e industriale. Bonus del 10% sul prezzo di acquisto legata a un pari sconto da parte del rivenditore.

Motocicli Euro 3. Sostituendo un Euro 0 o Euro 1 con un motociclo nuovo, per motori fino a 70 kw, senza limiti di cilindrata, di categoria euro 3 si potrà avere un incentivo per il 10% del costo e nel limite massimo di singolo contributo pari a 750 euro.

Motori nautici. Sconto del 20% con tetto di mille euro, per la sostituzione di motori fuoribordo di vecchia generazione con nuovi motori a basso impatto ambientale fino alla potenza di 75 kw.

Nautica da diporto (motori fuoribordo e stampi per scafi). Per i motori fuoribordo bonus del 20% del prezzo di acquisto e contributo massimo di mille euro. Stampi per scafi non nocivi per la salute dei lavoratori, contributo massimo di 200mila euro.

Prototipo innovativo di nave multiuso per le emergenze. Previsto un sostegno ad hoc.

Realizzazione dei campionari tessili. Previsto un sostegno fiscale per la realizzazione dei campionari tessili.

Rimorchi e semirimorchi. Contributo di 3mila euro per rimorchio con Abs e 4mila euro con Abs più Esp a fronte di radiazione.

 

Scooter elettrici/ibridi. Chi vuole scendere da un vecchio motorino Euro 0 o Euro 1 per salire su u motociclo con alimentazione elettrica doppia o esclusiva potrà ottenere uno sconto del 20% fino a un massimo di 1.500 euro.

Sostegno all'innovazione al settore aeronautico. Previsto un sostegno ad hoc.

Trattori. Si potrà ottenere uno sconto del 10%, a patto che il venditore pratichi uno sconto analogo.

19 marzo 2010

 

 

 

 

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